giovedì 4 agosto 2011

Testo della dichiarazione delle Nazioni Unite contro la Siria


Syria: Security Council condemns rights abuses and use of force against civilians


Il Consiglio di sicurezza esprime la sua grave preoccupazione per il deteriorarsi della situazione in Siria, ed esprime profondo rammarico per la morte di molte centinaia di persone.
Il Consiglio di Sicurezza condanna le violazioni diffuse dei diritti umani e l'uso della forza contro i civili da parte delle autorità siriane.
Il Consiglio di Sicurezza chiede l'immediata cessazione di ogni violenza ed esorta tutte le parti ad agire con la massima moderazione e ad astenersi da rappresaglie, compresi gli attacchi contro le istituzioni dello Stato.
Il Consiglio di Sicurezza invita le autorità siriane a rispettare pienamente i diritti umani e di adempiere ai loro obblighi derivanti dal diritto internazionale applicabile. I responsabili della violenza dovrebbero essere ritenuti colpevoli e imputabili.
Il Consiglio di Sicurezza prende atto degli impegni di riforma annunciati dalle autorità siriane, e si rammarica per l'assenza di progressi nell'attuazione, e invita il governo siriano ad attuare gli impegni assunti.
Il Consiglio di Sicurezza ribadisce il suo forte impegno per la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale della Siria. Si sottolinea che l'unica soluzione alla crisi attuale in Siria è attraverso un processo inclusivo guidato dai politici, con l'obiettivo di affrontare efficacemente le legittime aspirazioni e le preoccupazioni della popolazione,  che permetta il pieno esercizio delle libertà fondamentali, compresa quella di espressione e di riunione pacifica.
Il Consiglio di Sicurezza invita le autorità siriane ad alleviare la situazione umanitaria nelle aree di crisi, cessando l'uso della forza contro le città colpite, per consentire l'accesso rapido e senza ostacoli alle agenzie umanitarie internazionali, e a cooperare pienamente con l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani.
Il Consiglio di Sicurezza richiede al segretario generale di aggiornare il Consiglio di Sicurezza sulla situazione in Siria entro sette giorni. 
 Khaled Khalifa, esponente della resistenza siriana, compone la sua personalissima geografia dell’odio, senza moralismi, con uno sguardo lucido, in questo Cento anni di solitudine del mondo arabo che ha sfidato le leggi della censura in Siria e ha scosso in profondità la coscienza di un intero popolo.


1 commento:

  1. Qui trovate un commento a caldo su questa Dichiarazione del Consiglio di Sicurezza (che è comunque cosa ben diversa da una "Risoluzione"):

    http://www.cadoinpiedi.it/2011/08/04/la_rivolta_della_siria.html#anchor

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